Dolce lo mio drudo. Composizioni anonime nel Codex Reina. Concerto finale del seminario di musica medievale

06.05.2017

Il concerto conclude il seminario tenuto  da Claudia Caffagni presso Villa Simonetta, sede della Civica Scuola di Musica, dedicato al repertorio autografo contenuto nel codice cartaceo noto come Codex Reina.
Iniziativa in collaborazione con il Museo degli Strumenti Musicali e con la Fondazione Ugo e Olga Levi onlus.
 
Il Codex Reina prende il nome da un “Signor Reina” di Milano che ne fu proprietario fino al 1834, quando  fu acquistato da Auguste Bottée de Toulmon, bibliotecario del Conservatorio di Parigi, per passare alla sua morte nel 1850 alla Biblioteca Nazionale (Nouvelles Acquisitions Françaises, 6771).

Si tratta di un corposo codice cartaceo copiato probabilmente a Padova in due fasi: una prima che risale agli anni 1400-1410 (fascicoli I-II) e una seconda agli anni 1430-1440 (fascicolo III).
Il primo fascicolo (ff. 1-46, 47v-52v) contiene repertorio italiano della metà del Trecento in notazione italiana.
Il secondo fascicolo (ff. 46v-47, 53-85v) tramanda opere prevalentemente francesi della seconda metà del Trecento e due composizioni strumentali, probabilmente per tastiera (ff. 85-85v).
Il terzo fascicolo (ff. 89v -119) ospita composizioni francesi accanto a una italiana, risalenti alla prima metà del Quattrocento.
La notazione di queste due ultime sezioni del codice è mensurale nera su righi neri o rossi di sei linee con note rosse o nere dealbate con significato di coloratura. Dei 220 brani, 98 sono anonimi e quasi tutti in unicum.

È proprio la mancanza di fonti parallele che impedisce oggi di conoscere gli autori di queste composizioni vista la quasi totale assenza, specie nei primi due fascicoli, di indicazione dei relativi nomi.
Il programma include una scelta di brani di diverse forme (ballata, madrigale, rondeau, virelai e ballade) tratti da tutti e tre i fascicoli del codice, nell’intento di mettere a confronto stili poetico-musicali di diversa provenienza (Italia, Francia e area Fiamminga) e di presentare un saggio del repertorio evidentemente in uso in area veneta agli albori del Quattrocento.

Sabato 6 maggio 2017
Museo degli Strumenti Musicali, Sala della Balla
ore 16

Costo del biglietto d'ingresso ai Musei: euro 5, ridotto euro 3

Programma

I fascicolo
Dolce lo mio drudo, ballata, fol. 29v (n. 62)
Fa se 'l bon servo soto al bon signore, madrigale, fol. 40 (n. 84)
Che pensi di me far, dona, che vidi, ballata, fol. 31v (n. 66)
Non è vertù, che cortesia non passy, madrigale, fol. 43v (n. 87)
Avendo me falchon tanto seguito, madrigale, fol. 30 (n. 63)
Po' che veder non posso la mie donna, ballata, fol. 51v (n. 104)
O graciossa petra margarita, ballata, fol. 50v (n. 101)

II fascicolo
Bonté de corps en armes esprouvée, ballade, fol. 55_3vv (n. 110)
D'anguiseus cuer doy gemir, ballade, fol. 61_3vv (n. 126)
[Soit tart], tempre maint [ou] soir, virelai, fol. 63v (n. 131)
Dame vailans de prijs et de valoir / Amis, de tant que vous avés desyr / Certainement puet on bien affirmer, ballade fol. 53v (n. 107)

III fascicolo
Il a loingtamps que j'ay une choysie, rondeau, fol. 93v-94 (n. 190)
Or sus amans, veulliés vous resveillier, rondeau, fol. 90v-91 (n. 187)
Resioisons! et se prenons liesse, rondeau, fol. 117v-118 (n. 219) 
Contre le temps et la sason jolye / Hé! mari, mari! vous soiiés [h]onni, virelai, fol. 57_3vv (n. 115)
 
 
Ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Gaston Polle Ansaldi, organo portativo
Daniela Beltraminelli, voce
Paola Bonora, traversa
Caterina Chiarcos, voce
Kairi Kosk, voce
Iris Fistarollo, viella
Serena Leonardi, viella
Jung Min Kim, voce, liuto medievale
Stefano Maffioletti, voce, organo portativo
Jonatas Monteiro, voce
Luca Tarantino, voce, liuto medievale
Claudia Caffagni, liuto e direzione
 

 
Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - Fondazione Milano®, Villa Simonetta - via Stilicone 36 - 20154 - Milano
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